(I materiali della musica di Andrea Golganiet)
Buongiorno, buongiorno e buongiorno…Per oggi le metafisiche lasciamole un attimo da parte per riprendere in mano un frammento teorico-musicale costituente l’armonia...
Non esistono formule musicali più importanti di quelle che vengono usate per concludere le frasi: esse rappresentano i punti di respiro della musica, rendono stabile la tonalità e coerente la struttura formale.
E’ interessante notare come le formule convenzionali di cadenza conservino validità e significato attraverso tutto il periodo dell’armonia tonale***.
I cambiamenti che si verificarono nel colore armonico e nel modo di praticarle secondo i diversi stili, non solo non arrivarono a intaccare i tipi fondamentali di cadenza, ma si ha l’impressione che siano addirittura serviti a confermare il loro uso generalizzato.
Le cadenze si dividono in:
autentica; perfetta e imperfetta; sospesa; plagale; in battere e in levare; d’inganno e frigia…
Descriverle su righe è possibile ma si sa, meglio direttamente sul clavicembalo…
Buon Week!
***Rapporto di gerarchia tra la tonica e tutti gli altri suoni di una scala diatonica maggiore o minore. Ricordiamo che I maestri del Primo Romanticismo: Chopen, Listz, Schumann e molti altri cristiani, hanno contribuito ad inventare l’armonia musicale.