(Andre)
L’umore e la scarsa voglia del fulcro Lalpiniano hanno ridotto di molto le proprietà del pianeta. Alcuni decenni fa questo globo ricordava un po’ il nostro mondo.
Quello che vediamo adesso ricorda scorie di saldatura, ovvero palle vuote al centro, leggere e a rischio di rottura…Non disperiamo, energie al centro ve ne sono eccome, vanno rinvigorite.
Antamàna a rapporto prende il comando per raggiungere il Sig. Lallopatrunòid anima di Lultùnia paese delle meravigliose creature e personaggi particolari, tra cui Monti, Sonny, Lùsertula e varie fritture.
Il raccordo è così stato concepito: Telet5 per il trasporto immediato pone solide specifiche per gli abitanti, installa un sistema progettato dalla sfera Boddanarica; Lallopatrùno viene subito a conoscenza ma se ne fotte, perché a lui che ci sia o non ci sia luce non fa differenza, un ameba, bradipone senza coscienza….Vive di nulla, eppure la sua forza cala a dismisura, ma non reagisce... Boddàni viene incontro a tutti per risolvere questo problema, sempre più nervoso.
L’installazione di Mercuria-98, potrà creare un fascio di energia capace di collegare, tramite teletrasporto, i due globi. Si dovrà calcolare il tempo di navigazione, le potenze più che precise da erogare in fase di distacco e la frequenza del suono. Una volta avvicinato si capiranno i problemi.
La rotazione a velocità Anagamma 2, farà in modo che al centro si formi un collegamento fra i due soli malati, una scarica di energia al limite sopportabile dal vitreo oculare delle anime viventi.
Le forze che si creeranno dilateranno l’ellisse cosmonauta, fino a raggruppare il progetto di Boddanerio.
“Appena arriva Lallopatruno, lo congelo all’istante!”. Con questa afferamazione il libro di Maniscalco Golgano prende un’altra strada, putana eva.