lunedì 13 agosto 2012

Riflessioni Augustee

(Sebastian Lalpiniani)

Passano veloci come saette. Non si riescono quasi a scorgere, ma ci sono eccome. Sono i "mazzarilli", come si chiamano a Campobasso, gloriosa cittadina del mai troppo apprezzato Molisano-Bavarese. 
I mazzarilli sono dei concetti, delle idee, che si trasformano in piccoli "sìntan" (*) quando la temperatura supera i 34° centigradi. 
E l'uomo del Mergozzo è impotente di fronte a questo fenomeno mistico e naturale allo stesso tempo. Dobbiamo abituarci a prendere cannellate sui denti e sul gengivone che volge a mezzodì. Dobbiamo prepararci per il peggio del peggio, quando la rivoluzione sarà giunta a uno stadio talmente avanzato che ci toccherà assistere a lotte fratricide, spargimenti di sangue tra vicini di casa e, financo, consanguinei. 
L'unica soluzione è la seguente: rispettare il Cosmo, rispettare le leggi e osservare i precetti di ogni libercolo contenente buon senso e umanità. 
In alcune scuole italiane (sì, italiane) si sta cominciando a censurare libri e opere d'arte. Il motivo è sempre il solito, non occorre che ve lo spieghi ancora... ma la notizia fa paura, DEVE fare paura a tutti coloro che amano la li.ber.tà, intesa come valore assoluto. 
Ricordiamoci, infine, cosa cantava Andy Partridge nel 1992: "and, you know, where they burn books, people are next".  (**)

Pace e amore per tutti. E tolleranza. 

(*) "Il Sìntan e la Fenomenologia Sociale dei ricorsi storici" di A. Goppani, ediz. Monti, Casorate S. 1955
(**) "Books Are Burning", Nonsuch, XTC 1992