lunedì 22 agosto 2011

Riflettiamo sul perchè di anaffana..

(andreagolgani)

Come già anticipato nel corso di questi anni vissuti normalmente, riprendiamo a mani vuote e con vigore interno, il senso di anaffana. Una pausa di silenzio por favor...almeno due minuti...Son passati più di quattro anni dall'apertura di questo blog, abbiamo passato, musicato, raccontato tante cose, moltitudini di pastori e persone importanti di questa storia vitale, trovo che è importante scrivere quello che sovviene, ogni cranio girovago dovrebbe comunicare i suoi effetti personali, le sue esperienze, dobbiamo restare uniti e mantenere un senso anche fantastico a questa vicenda che è la vitazza, sempre più contorta. Sono assai convinto che prima o poi tutti i nodi verranno al pettine, il chiarore vegetale illuminerà anche le falde acquifere..ovverossia i brutti barboni che giocano ogni giorno su di noi dovranno pagare tante fatiche, dovranno vederci in faccia e cagarsi in faccia l'uno contro l'altro per poi attraversare un altro mare pieno di quella roba là marrone e diventare prima o poi delle persone responsabili. Il ricordo del blog non è proprio un ricordo, ma una tappa piena di ghiaccio e acqua bella fresca, spero che tutto questo non vada nel bidone...dobbiamo scrivere all'unisono tutto quello di importante che ci viene in mente, dobbiamo scavalcare il letto d'oro dei porconi pieni dei nostri tesori!

domenica 21 agosto 2011

Ricordi

(Sebastian De Memoriantes)

And you say the words
That I don't want to hear
'Cause you don't even notice that I'm falling down
And you go
Where the road just leads you
And if you let me go
I don't mind

Meet me in London town
Meet me when the lights are shining down

lunedì 15 agosto 2011

Città

(di Sebastian Dreamsville)

Il concetto di città è importante, nella filosofia del cristiano-crittogamico. E' la relazione tra individui, l'interazione delle masse sulle bio-masse molecolari, il rispetto delle regole e dei bisogni, insomma.
E' il cemento del vivere sociale. E allora diamoci da fare, cazzo.
Come figli del redentore e come anime del mondo. Coloriamo le città con l'amore e il rispetto. Con la giustizia e il diritto. Con umanità ed equilibrio. Ma anche con la dura fermezza della repressione, al minimo segno di lesione della "pax". Vedi sparatoria meridionale-sub meridio, vedi immondizia che prolifera e blec-blocc che "ispàca tùtu el mùur e i màkin e i vetrìn, cassu-boia".
E dove deve posizionarsi l'uomo retto, il giusto, direte voi?
Facile. Deve stare dalla parte della giustizia. Terrena e ultraterrena, se vogliamo. Ma comunque giustizia.
Cannellare il violento.
Saccagnare il parassita.
Restituire l'equilibrio cosmico ai meccanismi delicati della società, del consesso sociale, come diceva l'amico di Gigi, esimio De Saussure.
Ciò comporta tanti sforzi e sacrifici, ma il bene supermo finale deve prevalere, altrimenti il piano sociale non è più in equilibrio e si perdono i pezzi di mondo.
Meditate, amici, meditiamo tutti, cullati dalle note del Dottore e dai suoni del Golganesia, ispettore delle tematiche armoniche.