giovedì 15 luglio 2010

Il Caldone Bastone


(Sebastiano Sudàno)

Le notti peggiori sono quelle bastarde e lunghe, quelle in cui l'aria e i pensieri vagano come forsennati in giro per lo spazio, scaldando l'atmosefera e le cellule del testone ormai sul punto di avaria.
Il maiale Longàno, signore della costellazione nemica di Hàftan, si sente sempre più vicino alla vittoria finale. Nonostante le parole rassicuranti di Hombre Golgàna, le speranze per F. & G. sono ormai ridotte al lumicino.
L'ultima intercettazione li vedeva all'imbocco del cosiddetto "tunnel di Mòzzan", un'infinita galleria molecolare che attraversa diversi sistemi magnetici (Solundàna, Solundìvole, Saturnale I, Saturnale II e Voygrod), alla ricerca di qualche forma di energia da sfruttare per organizzare una rotta di rientro.
Ma il tempo a disposizione è sempre più esiguo. Le riserve di aerodromia e di energia voltàna si stanno esaurendo.
E su Lalpìno e su tutte le sedi sparse per il sistema, non ultima quella di Andanànd, si respira invece il solito entusiasmo di facciata.
(to be continued)

lunedì 5 luglio 2010

2.Salvòni...direi..The end of Anaffana.club.1.

(Pensieri di addio. Andrew Gottiken)

Lantamàana fu la giovenca delle misteriose sottovesti, le più nascoste mucose della mutanda puzzolàna...Evviacossì dicendo, facendo quello che ci piace di più..viviamo il presente, e lo ascoltiamo? Forse non sempre, ma il suono-tempo, cari miei, è molto, ma molto portante. Porta idee, porta riscontri positivi, porta a fare scelte giuste o sbagliate, porta avanti il nostro destino. Allora auguro a voialtri di vivere bene, questo blog ha terminato la sua missione, ben sperando che qualcosa di buono è stato fatto. Un caro saluto a Ottaviàno Pampalòne, al Malagùndo delle Maccaròne, saluto il Flavio, ricordo Gianni Lamatùra e la sua cintura, rivedo lontano le galassie del Solundàvole, rivivo le esperienze vissute anni fa, rimango qui, non vado via...Se in più qualche occhio scrive qualcosa son felice. Adieu Teste de fèr…Vi voglio bene!

sabato 3 luglio 2010

Il suono-tempo: profezie.

(Andrea Golganoide)

Un’altra idea che mi sovviene di tanto in tanto, è quella di miscelare le sonorità classiche che vanno dalla G.e.r.m.a.n.i.a all’A.u.s.t.r.i.a., con quelle dell’I.n.d.i.a.n.o. E’ una cosa che ultimamente si vede ben avviata, riproporre le sonorità del caso, contaminandole… Questo, fa si che nuove circostanze del nostro sistema dei p.i.ane.ti. e del so.le, abbia un nuova ispirazione, ovvero il suono…La Musica che cambia il Tempo.
Il suono cambia le persone, ovvero le novità sono condizionanti sul nostro nervo vitale, il nostro nervòne dobbiamo rispettarlo e conservarlo bene, perché altrimenti la giornata di merda è dietro l’angolo.
Le domeniche passate in oratorio sono un ricordo. Il campo di calcio rovente ma saccente della moneta nascosta dietro il cappellino…vede la scala, vede il frigoriferòne pieno di cose buone e pagare! Giù bene, come il cristiano che ti frega la mente…oppure no…non saprei…sono confuso…i ricordi del ragazzo odoròne, uscito dal bosco, io me medesimo con il profumo ancora sulla pelle di robinia…di suoni sopra di me, suoni incantevoli come il volo…delle quaglie grasse e cervi vo.lanti..E’ impensabile sapere in questo momento, ogni giorno e domani perché siamo qui. Adesso non è il momento, le profezie del neurone vegetale di Barricàno avranno il suo exploit presto, nell’area verde del mondo, quella che rimarrà…cristallina, fedele e umana.