Cosa giustifica “l’essere”?
Cosa possiamo affermare di certo senza affermare contemporaneamente il contrario?
Noi siamo vivi, e lo possiamo affermare, in rapporto al fatto inequivocabile che moriremo..
Cosa trascende il sensibile?, C’è una dimensione trascendentale il sensibile?
“Siamo”, indipendentemente dalla forma assunta in un dato spazio tempo e , in quanto tale, “saremo” per sempre indipendentemente dalla forma assunta in un dato spazio tempo?
Noi “siamo” qualcosa in forza al fatto che “non siamo” il suo contrario?
Prepondera in noi più Amleto o Prometeo?
Nota ai naviganti: non è l’elogio del dubbio sistematico, foriero di “immobilismo” totale di fronte al reale..si tratta di andare “oltre”..
Abbiamo la facoltà di immaginare e ipotizzare ciò che ci è “oltremisura”..ma cosa possediamo in realtà?..o meglio: cosa desideriamo in realtà?..
Conoscere e assimilare ( possedere) ciò che inevitabilmente sfugge sempre, rimanda sempre a un “più in là”, a uno sconosciuto aspetto della realtà ,motore inesauribile del nostro procedere in una determinata forma spazio-temporal-direzionale.
Cosa ha spinto Flavio& Gianni ai remoti confini del Sistema Univers? Cosa ha mosso, prima di loro, Magellano, Leonardo, Dante, Einstein..Cosa vede “il genio” che è dentro di noi?..
Le guerre stellari tra Zegad e Bodòrr, viste allo specchio sono forse sublimi atti d’amore e fratellanza?
C’è chi potrebbe vedere tra le righe di tale ipotesi una riabilitazione “non qui, non ora” di Hitler, Stalin, Bruto, Caino, Peppino Englaro e compagnia bella?..
Ecco l’Utopia, il “non qui,non ora” ma in un futuro radioso a portata di mano, dipendente solo dalla nostra volontà..con conseguenze nefaste nel “qui e ora”, dove siamo fisicamente obbligati…
La mente e la Psiche che si spogliano del contingente, della quotidianità fisica perché ne temono la caducità, il count-down biologico, sino a preferire di “non essere” mai stati piuttosto che, insieme al piacere e alla felicità seppur breve, aver vissuto una breve esistenza…Prometeuticamente proiettati dove un dì saremo, rinnegando il presente..e perché?
La mia teoria del Tutto-tutto Universale si inserisce in questo frangente:
vuole essere uno stimolo ad andare oltre il “sensibile”, in quanto molto vi è anche nell’invisibile, almeno altrettanto quanto possiamo affermare di possedere poichè tangibile..
Abbiamo la fortuna di avere F&G come nauti dello “spazio oscuro”, di cui bramiamo il ritorno o, quantomeno, un messaggio, una loro testimonianza dell’esistenza del “..-tutto” a noi sconosciuto in quanto noi abitanti e possessori solo della prima parte, ovvero del “Tutto…”
Loro hanno fatto il salto Quantico…noi siamo ancora mortali, destinati a raggiungerli….
Au revoir, mon amis…
The Philosophist