venerdì 19 ottobre 2007

Aforisma (SL)

"Il tempo che ti piace buttare, non è buttato".
John Lennon

Rientro.

(Golganatican sfericonda)

Il Flavio. Costantemente ripetuto questo nome, questa persona ha molte capacità. Oggi racconterò le peripezie avvenute in questi giorni, le scoperte, le situazioni create dai due nostri compagni sulla astronave in fibra carbonacea. Hanno visto l’inferno e sono passati oltre, in poche parole ora che sono rientrati nel toro centrale componente, telescandagliando a spot si possono raccogliere parecchi dati importanti, anche musica, del resto non siamo mica qui a sfogliar qualcosa. Dato lo scarso interesse alle scoperte che ci circondano, lo schema l’ho stracciato e lo descrivo schematicamente ragionar pensando. Sono le 12:51 ed ho già un gran bisogno di suonar qualcosa, la pellagra che si sta formando sulle dita cosomonaute gitaniane mi reca qualche problemino, ma non importa, sono in fase di acquisti in casa, esiste il sistema audio ad almeno 80 casse? Costellare le pareti di amplificatori…Vabbè, stavo dicendo i nostri amici hanno praticamente visto la luce tangente il nostro Univers. Sono stati respinti dalle onde invisibili provocando il rientro nella mezza sfera solenoide. Quel famoso spostamento dovuto all’errore digitale, ovvero telet5 a 11% era il calcolo per sfuggire all’onda ormai benefica di Boddani che illumina, digitando 111% il rimbalzo è stato inevitabile, la forza esaurita ha fatto rientrare il Bus nelle nostre zone. Mal di testa ma Flavio dalla sua cintura ha ritrovato un famoso oggetto che permette il dialogo con tutta la materia incontrata per strada. Perfect blue buildings, senza problemi il rientro è stato facile. Database avviato ma non vorrei esser troppo insistente sul fatto che siamo dotati di scarsa tecnologia per immagazzinare l’elevata quantità di immagini convertite in formati magnetotermici riflessi. D’altronde l’accessorio merusoide contiene molte frequenze ma bisogna fare delle scelte, o no? Sito attivato, indovinate il nome, avanti con le discussioni. Buon week.

History Chimes

Bells
High on a hill
History chimes
And you want a new beginning
Tell me
In biro or quill
Your purpose and mine
Prove that our world is spinning

E' la storia che ci chiama, cari concittadini. Come dice il buon Ian McCullough, se non erro il nome, rivolgendosi soprattutto a coloro i quali nella musica si soffermano ancora al virtuosismo, al colpo del maestro, senza addentrarsi nel meandro compositivo legato alle vibrazioni dell'anima.
La storia chiama, e con essa l'umanità.
Dobbiamo risolvere dualismi e contrasti, dobbiamo evitare le contrapposizioni e le classificazioni per approdare infine a un'unica categoria d'individui. Altrimenti è la fine.
Ognuno è convinto di essere nel giusto, gli altri sbagliano e non hanno diritto di pensarla diversamente. E' questo che vogliamo anche noi? C'è già il guardiano di san Pietro che dice così, e con lui tutti i rabbini, gli imam e i vari predicatori di tutte le forme di rinnovamento spirituale, che invece di rinnovare non fanno altro che alzare barriere, ostacolando di fatto il dialogo tra le persone.
E finchè ci sono barriere, il dialogo e l'energia positiva non possono fluire.
La musica, invece, è un veicolo mondiale, universale e universante.
Usiamola, amiamola, diffondiamola e respiriamo a pieni polmoni il sentimento di fratellanza totale.
ùMassss under the stars
SL