giovedì 7 gennaio 2010

Gies..

(Rubrica Golgana sulla Musica, ovvero: il Jazz)

Oggi, sette gennaio, scrivo per relax. Un pomeriggio di silenzio accompagnato da Tierney e pungitopo. Le dita bucate non sono un problema, il vero è questo tempo maledetto è duro da educare, o meglio meteorologicamente parlando ( se esiste ) direi: le porte sono sempre aperte, sappiamo come entrare ma…qualche dubbio e circostanza pone lucchetto. Lucchetto, in ottone, in acciaio è sempre una chiusura, una paura.
Domani, dopo, fra cinque mesi saremo ancora qui, a scrivere a chi? A noi stessi, cosa faccio in questo momento? Scrivo a me stesso. Comunico forse a chi comprerà una linea del telefono per leggere il commento…Sutton da rivalutare, Americana…brava cantante ottima bionda dall’occhio spento, ma sicuro, quello che fa è importante, una musica ben mirata, parole ben improntate su immagini, come Rita del resto, Marcotulli secondo il mio modesto parere riesce ad esprimere in modo filosofico, il racconto, la prosa le fotografie, le situazioni…attraverso lo strumento veicolare che esiste da prima di Cristani, ovvero il suono, la musica. Osservare un paesaggio e trovare un suo suono. Cosa? A chi parlo? Domanda aggressiva, non penso…Se leggendo ti guardi attorno e rifletti, il tuo momento è musica, cara ragazza oppure caro ragasso….A dopo, forse.