mercoledì 27 giugno 2007

R.A.D.A.R. perfettamente funzionante..


..e collaborativo, tant'è che allego immagine di rilevamento satellitare che mostra chiaramente l'ubicazione delle merde...
In quanto ad argomenti,come già indicato, accedete al blog del Tantra -vedi indirizzo nel post qui sotto- e si potranno intavolare interessanti discussioni anchesu altri siti e, magari, incrociare i blog...
Saludi
Masssss

2 commenti:

Anaffana Club ha detto...

Ciao Gigi, ma cosa è successo? Perchè solo io e te scriviamo qualcosina e gli altri imperversano nelle loro stupiderie?
Mi dai le definizioni delle lettere R.A.D.A.R per cortesia? E per gli altri globoblog del cavolo: andate a cagare!
ANDREA GOLGANI.

Anaffana Club ha detto...

Caro Golga, ecco le risposte all tue domande:
nr.1....Boh...si vede che non hanno molto tempo.A dire la verità non c'è l'ho nemmeno io, ma forse ho anche un pò più di possibilità di accedere al Blog rispetto a loro..
Nr2..ecco di seguito
Radar è l'acronimo della frase inglese radio detection and ranging, e come dice il nome è un sistema che usa le onde radio per rilevare la distanza e la posizione di oggetti: storicamente la prima applicazione (e a tutt'oggi la più importante) è il rilevamento di posizione, rotta e velocità di aerei e navi. Nel tempo il principio fondamentale è stato applicato anche al telerilevamento -Telet5-, e sono stati costruiti radar meteorologici in grado di rilevare con precisione non solo pioggia, grandine e altre precipitazioni, ma perfino direzione e forza dei venti.

Il componente fondamentale di ogni radar è una base dei tempi, un dispositivo simile a un orologio che permette di misurare intervalli di tempo in modo molto preciso. A determinati intervalli regolari, un trasmettitore radio emette un impulso molto breve di energia radio, che viene trasmessa nello spazio tramite una antenna fortemente direzionale. Subito dopo l'emissione la stessa antenna viene collegata a un ricevitore sensibilissimo, che resta in ascolto dell'eco riflessa. Il tempo di commutazione dell'antenna determina la distanza minima a cui il radar può rilevare oggetti, mentre gli intervalli di emissione del trasmettitore determinano, insieme all'equazione del radar (vedi oltre), la distanza massima a cui un determinato modello di radar può rilevare oggetti.

I dati combinati dell'orientamento dell'antenna all'atto dell'emissione dell'impulso e del tempo di eco del segnale forniscono la posizione di un oggetto nel campo di rilevamento del radar; la differenza fra due rilevamenti successivi (o lo spostamento doppler in un singolo rilevamento, nei modelli più recenti) determinano velocità e direzione del moto dell'oggetto rilevato. Sullo stesso principio applicato in modo diverso (antenna che si muove verticalmente) si basano i radar di scoperta aerea, mentre i radar per sistemi di guida missili sono quasi sempre radar doppler in grado di discriminare, dallo spostamento di frequenza dell'eco, i bersagli in movimento dal terreno.

Nell'aviazione di oggi gli aerei sono dotati di transponder, cioè di un sistema radio che "sente" l'impulso radio in arrivo ed emette un brevissimo impulso che contiene, codificati, una sigla caratteristica dell'aereo assegnata dal controllore del traffico aereo. Questa sigla viene poi visualizzata sullo schermo radar dei controllori di volo...
ma quante ne so,eh?