(I materiali della Musica di Andrea Golganesimo)
Oggi vorrei proseguire il discorso della Grammatica della Musica con una frase di Walter Pater: “Tutte le arti aspirano costantemente alla condizione della musica”.
La fonte sonora più antica e spontanea che possa coscientemente dar origine alla musica, è la voce umana. Il principio di base della produzione del suono è il moto nascente da un corpo in vibrazione, generante onde di compressione-rarefazione nell’aria. La V.U. si comporta proprio così: il suono è prodotto dalla vibrazione delle due piccole corde vocali tese attraverso la laringe della nostra gola. Queste corde sono poste in vibrazione dall’aria emessa dai polmoni “affumicati”. L’altezza del suono prodotto dipende dalla tensione delle corde vocali. Più le corde sono tese, più il suono prodotto è alto e viceversa. Il suono è rinforzato dalle cavità della bocca, naso e testa, che fungono da casse di risonanza. Il timbro della voce dipende dalla qualità e flessibilità delle corde.
Le quattro categorie basilari della V.U., che sono usate per indicare tanto l’estensione quanto il “colore” del suono, sono: basso, tenore, contralto e soprano. Parlando di pentagramma in chiave di FA (chiave di basso) la nota MI del primo rigo, fino ad arrivare in chiave di SOL (chiave di violino) la nota LA sesto rigo…Esistono cantanti che possono ampliare questa estensione, esempio di Mozart Alleluia (soprano), la voce donnale arriva fino al do alto, in parole povere fino al settimo rigo della chiave di violino. Ora ci sarebbero gli strumenti a corda ma…
I prossimi post mi piacerebbe allegarli con foto ed esempi ma il tempo scorre, oggi sono 36, il capello è sempre più bianco ma non importa…Un abbraccio e sotto con il setticlavio come direbbe il buon baldiano. Salve.
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