(di Gianni Graminote, e Golgani Escobar)
Zègad chiede al capo supremo di riceverlo. Questa è la novità di venti giorni terrestri fa, si sono visti in faccia, si sono discussi numerosi problemi di natura del pane quotidiano e delle guerriglie che attanagliano le mura delle valli del mestiere. I nostri amici sono sul posto di lavoro, hanno le loro soddisfazioni, anche se non capiscono i motivi che spingono tutte quelle persone a costruire ordigni sempre più micidiali. Il tampone del bussone a volte riesce a fermare le varie pazzie di questi umanoidi, a volte la cilecca deve fare i conti con delle mitragliate a pelo di faiga…Proprio oggi un barlume di luce ha invaso per qualche secondo umano le teste de cazzo dei guerriglieri e non. La cometa che porta le fortune a tutti quanti, ha tagliato il cosmo, non previsto. Giannode e Sebastiano prendono in mano la situazione, convincendo Boddàno a lasciare il posto di lavoro…Sono interessati alla linea di luce della cometa n°Zfr45721, ovvero la linea vitale del nostro universo, uno dei tanti. Questa linea funziona un po’ come l’oliatore della bici, ogni mille Kannàli passa e rigenera le costellazioni, portafortuna, alimenta le terre con tanti minerali benefici per la crescita importante delle frutte e sostentamenti delle fave…
Luigi e Massimiliano sono delle fave di fuca e non possono rispondere al messaggio delle ceneri…Il vostro amato Flavio si congeda e ripone il vostro libro nella cassetta delle lettere, ormai piena di merda.
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