(Andre)
La corsa folle di Antamàna capo truppa, verso i magazzini di finocarbo, viene fermata duramente dalla spada infuocata del capo delle guerre zegàne, appunto. Le risorse di Lalpino in quattro e quattr’otto vengono trasportate in patria. L’occasione sfruttata nel dettaglio programmatico, durante gli eventi causati dai calcoli di Mùlton Skètron, ha fatto si cha al rientro della missione, Antàmana scopre i suoi preziosi magazzini, svuotati di ogni meccanismo in fibra finocarbonànte, e da qui sorge un dubbio: “Chi è l’Arcamànte?”
Arcamànte Esocopio Dubelàr, nato a Patrunia nel mese del sindaco bue, vissuto in Laltanàna, paese dei poveri, ad insegnare la raccolta di minerali preziosi, pericolosi, atti a miscelare chimicamente alcune fibre di materiali selezionati scrupolosamente, ed ottenere la struttura leggera, indistruttibile, omologata per contenere impatti interni, utilizzando appositi rotori angolari per ridurre il volume a zero, con buco nero; insomma il materiale adatto per la guerra merdosa.
I nostri amici di mille peripezie, tutto questo lo sanno, infatti Iperbus è stato realizzato interamente con questo materiale. Ad esempio per i riflessi di luce il finocarbònante è stato associato al diamante, presente in quantità industriali da quelle parti, ladri di polli.
Cosa fare quindi? Rientrare o proseguire l’inseguimento della cometa? C’è da pensare a cosa potrebbe fare Zegàd con tutte quelle armi, già in costruzione...
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