(Sebastian Lèkczy-Djorkaeff)
Il "pane aldàno" è una nuova merda che i signori potenti delle stanze del bottone rosso ci stanno preparando.
Noi siamo qui a penare alle alghe, al fungiàtt, all'eventuale reganiano e intanto loro - i lorsignori tanto indigesti al nostro maestro Gòplan - organizzano le varie sommosse sotterranee, sottraendo speranze senza sapere se sia salutare.
Non rimane che infilare tutti i razzi negli appositi organi polifonici, nelle callìopi dell'ottocento che ancora gracchiano in qualche festa di campagna dell'Inghilterra rurale, e prepararsi al peggio.
Nonostante ciò, sono ottimista. La natura umana-baldovina-soldavina è in grado di produrre antidoti e anticorpi a velocità bastiane.
E troveremo anche qui la cura.
Ma no, non una cura.
Solo un antidolorifico un po' più potente del precedente.
1 commento:
Questo pane lo puoi già trovare sottoforma di pane clone dei zio poveri, ovvero, secondo il mio modesto parere lo abbiamo già assaggiato...con lo stesso sapore di prima, per giunta! Questo Aldàno dei cani possiede nel suo fardello una mela marcia, sconfitta dal povero anziano che dovrà affrontare il pagherol prima o poi! Androide zegàno. p.s. Cover arrivata e quasi pronta per le stampe del ziocane da pagare a fine turno.
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