giovedì 9 febbraio 2012

Il Vino Di Nùzan

(Sebastian Lizzonia)

Quando il vento spazzerà i deserti, cantavano i nostri cari Pooh nel secolo scorso... quante lune sono passate? Quanti nuovi mondi si sono originati nel cosmo e nelle galassie amiche? Le domande sono tante, le risposte, ahinoi, pochissime.
Dobbiamo resistere, come dice il Bardo. Le energie negative cercano di prendere il sopravvento, con la loro forza spaventosa e destabilizzante. Ma noi abbiamo la musica, il setticlavio e il pentagramma faringeo.
Tutti elementi presenti sui pianeti della serenità.
Basta organizzarsi e partire come dei missili bastiàni. Gli spazi e il tempo ci sono, si tratta solo di muoversi, portando con sè solo gli elementi positivi del globo e dei satelliti graminofagei.
In seguito verrà il resto, le storie e le tradizioni. Ma prima di tutto conta il benessere, il respiro del pescatore bangàno e i sospiri della casalinga vogliosa.
Cibi sani e naturali, accompagnati dalle uve di Nùzan, piccola provincia di Lultuno, dove il sole splende sempre a 44° e la natura ringrazia l'uomo che le vuole bene.


SL

1 commento:

Anaffana Club ha detto...

Come dice il vecchio saggio di Sabiàna Dentòna: "L'unico vero viaggio positivo, lo possiamo trovare solamente nel consiglio che ognuno di noi possiede!" A mio avviso [personal parlando], ognuno di noi possiede una "voce" quantica-interiore, che suggerisce quali siano le cose buone da quelle cattive, ovvero il discernimento...poi, forse mi sbaglierò.....Il trascinamento inevitabile di s.at.àn, porta al peggiore dei casi, cari miei...oltre allo sfacelo dobbiamo pure combattere contro il demoniaco! W il vino coltivato da Gianni sul pianeta delle Bodorriadi! Ostioni!